Pietrasanta salvaguarderà l’identità e l’eredità culturale della comunità. Il consiglio comunale ha votato all’unanimità l’adozione simbolica della Convenzione di Faro. La proposta era stata avanzata dal consigliere comunale di maggioranza Daniele Taccola e votata all’unanimità nell’ultima assise.

Ultima nata fra le Convenzioni culturali internazionali, muove dal concetto che la conoscenza e l’uso dell’eredità culturale rientrano fra i diritti dell’individuo, ovvero prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità e godere delle arti come sancito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (Parigi 1948) e garantito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (Parigi 1966). La convenzione integra gli strumenti internazionali esistenti incoraggiando le popolazioni ad assumere un ruolo attivo nel riconoscimento dei valori culturali ereditati, per i quali gli Stati devono promuovere dinamiche di valorizzazione partecipative, passando da un “diritto del patrimonio culturale” a un “diritto al patrimonio culturale”. Ma introduce anche significative novità circa il modo di concepire il retaggio culturale.

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Innanzitutto sposta l’interesse dalle cose alle persone: non si tratta solamente di conservare edifici e oggetti che hanno un valore culturale, ma soprattutto di affermare il diritto delle persone e dei gruppi sociali ad avere cura della propria identità, sia che si tratti di ambiente, architettura, archeologia, pittura, tradizioni popolari, gastronomia, turismo o quanto altro meritevole di essere tramandato. Basti pensare a quanti eventi, feste, commemorazioni, celebrazioni avvengano simultaneamente in Europa, e a quanto potrebbe essere opportuno e facilitante garantire sostegno con progetti condivisi e internazionali. Oppure alla preservazione e alla promozione delle tante vie storiche che permeano l’intera Europa, non ultima la via Francigena, che necessitano di progetti e interventi di ampio respiro e non delegabili ai singoli enti locali. In questa ottica lo scambio di approcci e di progetti su ampia scala, non potrà che arricchire anche l’offerta turistica che si genererà parallelamente agli investimenti e alle sovvenzioni condivise.

“Auspichiamo – spiega Taccola – il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e del privato sociale alla gestione democratica del patrimonio culturale e del paesaggio con un unico obiettivo comune. Pietrasanta conta svariate associazioni ascrivibili a questa funzione, basti pensare agli Amici del Pontile, che svolgono una azione di preservazione, protezione, controllo e promozione, proponendo interventi e consigliando migliorie in un prolifico interscambio con l’amministrazione. In un prossimo futuro saranno altre congregazioni di artigiani, associazioni di mestieri o tradizioni che si faranno portavoce di progetti ed eventi, e la giunta disporrà gli interventi più consoni ad espletarli. Pietrasanta, città Nobile e d’Arte, ben incarna – in questo senso – l’anelito di tale Convenzione, e ben si adatta ad interpretarne lo spirito, ma anche la raccomandazione che ne scaturisce. Anzi, ne anticipa già, per molti versi, i passaggi più fecondi ed edificanti, tanto da potervisi riconoscere come modello”.

In attesa di una linea di applicazione delle indicazioni sovranazionali, con questa adozione simbolica l’amministrazione comunale di Pietrasanta si è impegnata a sollecitarne la ratifica nelle sedi adeguate grazie al contributo di tutto il consiglio comunale che ne ha recepito la grande portata sociale.

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ultimo aggiornamento: 20-04-2016


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